13/07/17
Fonti ed Illuminanti in colorimetria
Come sappiamo il colore è un sistema non autoluminoso, ma la sua visione dipende dalla radiazione che lo illumina. Qui si pone il problema di definire cosa intendiamo per radiazione luminosa.
In natura esistono diverse radiazioni luminose. Pensiamo alla luce del sole. Essa dipende dall'ora, dalla latitudine, dalla stagione. E' chiaro quindi che la percezione del colore cambia a seconda di come visualizziamo il colore stesso.
La CIE ha quindi pensato di definire, nel corso della storia della colorimetria, diversi standard atti a visualizzare il colore in maniera univoca e migliorare la comunicazione in color management.
E' bene quindi chiarire cosa si intende per Fonte e per Illuminante.
La Fonte è reale. L’illuminante è uno “standard” matematico.
L’illuminante è la risultante della ricostruzione di una fonte di luce reale o immaginaria attraverso la definizione dell’energia relativa emessa dalla Fonte di Luce presa come riferimento, lungo l’intero spettro di emissione.
Una Fonte di Luce è invece il mezzo reale utilizzato per l’emissione della Luce.
In colorimetria, la CIE ha standardizzato alcune illuminanti con le quale poter visualizzare il colore in maniera univoca. In questa maniera, specificando quale illuminante si sta usando, vengono minimizzati gli errori di valutazione.
Ma quali sono le illuminanti e le fonti standard per la CIE?
Senza entrare in tecnicismi, la CIE definisce le seguenti illuminanti e fonti standard: Fonte A, B e C, Illuminanti D e lampade fluorescenti.
Fonti standard A, B e C
- Fonte A, è realizzata in pratica da una lampadina con filamento di tungsteno di temperatura 2856 K;
- Fonte B, poco usata, è prossima alla luce media del giorno a mezzogiorno. Viene ottenuta dalla sorgente A usando particolari filtri;
- Fonte C, rappresenta la luce media del giorno con cielo coperto. Anch'essa viene ottenuta dalla sorgente A usando particolari filtri.
Illuminati standard D
Queste sono sicuramente (assieme alla sorgete A) le più usate in ambito colorimetrico e sono: D50, D55, D65 e D75.
Vengono definite come "Daylight", D, ovvero luce del sole e il numero indica la temperatura di colore prossimale espressa in kelvin. Lo distribuzione spettrale di tali illuminanti mima quello di un corpo nero di pari temperatura, "aggiustate" con l'increspatura dovuta all'assorbimento dell'atmosfera terrestre. Quindi le illuminati D non rappresentano sorgenti, ma ben si artefici matematici.
Lampade fluorescenti
Un altro tipo di sorgente usata in colorimetria è costituito dalle lampade fluorescenti e vengono indicate con F1, F2, ..., F12. Queste lampade sono suddivise in gruppi a seconda dello spettro. F2 (cool white), F7 (daylight fluorescent) e F11 (white fluorescent) sono quelle più utilizzare.
Solitamente tutti gli strumenti per il color management (cabina luce e software), sono in grado di visualizzare il colore sotto diverse illuminanti. Da qui è possibile non solo comunicare il colore a parità di illuminante, ma di evidenziare eventuali effetti di metamerismo.